A pochi centimetri dal soffitto, un filo di luce sottilissimo taglia lo spazio e crea un bagliore diretto verso l’alto che si riflette nella stanza.
Infinito, un nastro luminoso, largo meno di due centimetri che va da parete a parete, da soffitto a pavimento.
In metallo nero opaco, è disponibile in lunghezze variabili: la lampada standard è di 6/12 metri, ma può arrivare fino ad una lunghezza di 24.
Il suo designer, Davide Groppi, descrive Infinito come un concetto spaziale, una luce continua che smaterializza l’oggetto della lampada trasformandolo, mantenendone solo una traccia: una riga di luce. È un omaggio all’arte di Lucio Fontana, fondatore del movimento spazialista.
Infinito fa parte della Collezione “Sistemi”, nata nel 2016 e che, con la sua semplicità ed essenzialità, è ancora molto richiesta.
In questa collezione viene trattata la complessità, che diventa libertà ed essenzialismo attraverso sistemi di illuminazione puri.
Ne fanno parte altri tre prodotti: Flash, Endless e Ohm. Ciò che li accomuna è la capacità di portare luce ovunque, liberamente, senza essere condizionati dalla predisposizione dell’impianto elettrico.
L’idea di fondo della collezione “Sistemi” è che la tecnologia aiuta a cancellare i confini.
La luce nello spazio diventa libertà assoluta, spazialità assoluta, creatività assoluta.